giovedì 13 agosto 2009

L'uomo che soffriva di Déjà vu

Era un tipo equilibrato e nulla lasciava intendere che fosse in pensiero.
Sì, in pensiero. Aveva per la mente tante di quelle scocciature da sentirsi male. Non riusciva a scrollarsi di dosso quell'opprimente sensazione di impotenza, dettata dal continuo ripresentarsi di situazioni già vissute. Dapprima rifiutava l'idea e soleva sostenere che, molto probabilmente, quell'assurdità fosse casuale e saltuaria ma si dovette convincere del contrario quando pagò due volte la stessa multa. -Beh, non c'è nulla di male a sbagliare- si diceva, ma in verità le sensazioni di "déjà vu" continuavano ad ingannarlo in modo insistente, sul treno, in auto, al cinema, al ristorante e addirittura mentre leggeva. Strano, proprio perché lui era un tipo equilibrato e nulla lasciava intendere che fosse in pensiero.Sì, in pensiero. Aveva per la mente tante di quelle scocciature da sentirsi male. Non riusciva a scrollarsi di dosso quell'opprimente sensazione di impotenza, dettata dal continuo ripresentarsi di situazioni già vissute. Dapprima rifiutava l'idea e soleva sostenere che, molto probabilmente, quell'assurdità fosse casuale e saltuaria ma si dovette convincere del contrario quando pagò due volte la stessa multa. -Beh, non c'è nulla di male a sbagliare- si diceva, ma in verità le sensazioni di "déjà vu" continuavano ad ingannarlo in modo insistente, sul treno, in auto, al cinema, al ristorante e addirittura mentre leggeva. Strano, proprio perché lui era un tipo equilibrato e nulla lasciava intendere che fosse in pensiero.Sì, in pensiero. Aveva per la mente tante di quelle scocciature da sentirsi male. Non riusciva a scrollarsi di dosso quell'opprimente sensazione di impotenza, dettata dal continuo ripresentarsi di situazioni già vissute. Dapprima rifiutava l'idea e soleva sostenere che, molto probabilmente, quell'assurdità fosse casuale e saltuaria ma si dovette convincere del contrario quando pagò due volte la stessa multa. -Beh, non c'è nulla di male a sbagliare- si diceva, ma in verità le sensazioni di "déjà vu" continuavano ad ingannarlo in modo insistente, sul treno, in auto, al cinema, al ristorante e addirittura mentre leggeva. Strano, proprio perché lui era...

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